Valorizzazione dell’abbacchio romano IGP

...alla scoperta di un’eccellenza territoriale...

La Cooperativa “Il buon pastore

La nostra Cooperativa è composta da 15 soci particolarmente attenti a proporre un’offerta di qualità che possa soddisfare una domanda sempre più esigente specialmente in termini di certezza della provenienza e qualità del prodotto. Parte dei soci alleva in biologico, modalità questa che garantisce completezza in un settore, come quello alimentare, in continuo mutamento e sempre più esigente. Proporre, accanto alla vendita convenzionale in IGP anche quella in biologico, ci rende propositivi a qualsiasi richiesta da parte del consumatore, al passo con le richieste dei clienti fruitori.

Info e riferimenti

Cooperativa “Il Buon Pastore” Contrada Macere, 365 – 00031 Artena (Rm)

 e.mail: Ilbuonpastore.soc.coop@gmail.com

Tel. 3406946457

Alcuni dei nostri associati

Sita a Montelanico, è dotata di circa 300 capi e possiede ovini di razza sarda.

Dotata di circa 100 capi, è un’azienda nata da poco che predilige la sperimentazione in biologico.

Ha circa 40 capi, è una piccola azienda di Palestrina che possiede anche una macelleria aziendale.

La Fattoria Colle San Nicola si staglia sulle verdi colline di Artena, in un’oasi naturale di cinquanta ettari. La sua
peculiarità è la filiera chiusa: dalla semina del foraggio, all’allevamento delle mucche, alla lavorazione del latte, fino alla stagionatura dei formaggi. Un ecosistema che premia le materie prime a Km0 e garantisce al cliente un prodotto di qualità, unico nella provincia di Roma.

Situata ad Artena, con un’estensione di 50 ha, possiede circa 500 capi di razza lacaune. E’ un’azienda storica sul territorio che si tramanda da generazioni.

il progetto

Il progetto “Valorizzazione dell’abbacchio romano IGP: alla scoperta di un’eccellenza territoriale” presentato con il PSR Lazio 2014-2020 su Bando pubblico Mis. 3 “Regimi di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari”_Sottomisura 3.2 “Sostegno per le attività di informazione e promozione attuata da gruppi di
produttori del mercato interno” nasce con un duplice scopo: quello, più generale, di diffondere la cultura del cibo di qualità, puntando a valorizzare le eccellenze territoriali ed a promuovere l’importanza della tracciabilità e rintracciabilità del processo produttivo e quello di far conoscere meglio ai consumatori la carne di abbacchio romano IGP che, se pur vantando una notevole appartenenza territoriale, non viene efficacemente valorizzata per le sue caratteristiche nutritive ed organolettiche. Ad oggi considerata al pari della carne bianca, l’abbacchio
romano vanta un’importante tradizione culinaria e storica nel nostro Paese.

Attività informativa nelle classi

Istituto Maria Consolatrice
Via Nicola Marselli 1- Roma

h 8:30 – 11:30 classe prima elementare

h 12:00 – 16:00 classe seconda elementare (all’interno pausa di 1 ora per pranzo) 

h 8:30 – 11:30 classe seconda elementare

h 12:00 – 16:00 classe terza elementare (all’interno pausa di 1 ora per pranzo) 

h 8:30 – 11:30 classe quarta elementare

h 12:00 – 16:00 classe quinta elementare (all’interno pausa di 1 ora per pranzo) 

h 8:30 – 11:30 classe prima media

h 13:00 – 16:00 classe seconda media

h 8:30 – 11:30 classe terza media

h 8:30 – 11:30 classe terza media

h 8:30 – 11:30 classe terza media

SHOW COOKING

martedì 16 NOVEMBRE h 16:00 – 19:00

mercoledì 17 NOVEMBRE h 16:00 – 19:00

giovedì 18 NOVEMBRE h 16:00 – 19:00

lunedì 22 NOVEMBRE h 16:00 – 19:00

martedì 23 NOVEMBRE h 16:00 – 19:00

ATTIVITA' INFORMATIVE

16 Dicembre 2021

c/o Azienda Gasbarri Ivano

via Marcigliana SNC , Palestrina (Rm)

dalle 11.00 alle 14.00

4 Dicembre 2021

Visita guidata c/o Azienda Amici Giulio

C/da la Forma Montelanico (Rm)

dalle 11.00 alle 14.00

EVENTO ESTERO

In Germania presso il Restaurant L’Orangerie a Darmstadt si è svolta il 31 Marzo 2022 una giornata dedicata alla promozione dell’Abbacchio Romano IGP conclusasi con una degustazione di arrosticini con la presenza dell’agronomo il Dott. Perrotta Massimo e del tecnologo alimentare dott. Amici Massimiliano

Materiali

La storia e la tradizione dell’abbacchio romano

L’allevamento è da sempre presente nei nostri territori che, grazie al clima mite e collinare, hanno da sempre prestato un habitat congeniale per questo tipo di attività.

In particolare, di quello ovino si ha traccia già dal 1300, quando veniva ampiamente commercializzato nel Campo Vaccino, un grande mercato romano degli abbacchi, delle pecore, agnelli e castrati.

In una nota storica del 1629 si legge che in quell’anno il consumo di agnelli nella Capitale è stato di 165.797 capi (su di una popolazione che allora contava 115.000 persone).

Negli anni, feste, sagre locali e manifestazioni popolari hanno decretato l’Abbacchio Romano come protagonista nelle tradizioni capitoline oltre che nell’economia del territorio.

La carne di abbacchio romano:
caratteristiche nutritive ed organolettiche

A seguito di studi ed approfondimenti, ad oggi la carne di abbacchio è stata paragonata alla carne bianca, grazie al basso contenuto di grassi e colesterolo e date le notevoli caratteristiche nutrizionali ed organolettiche.

Ricca in sodio, potassio, calcio, fosforo, vitamine, B1, ecc., contiene prevalentemente grassi saturi.

Dunque, nulla vieta di consumarla non solo, come è tradizione, nei giorni di festa pasquale, ma può essere tranquillamente inserita nella dieta settimanale ed in quella dei bambini.

Il riconoscimento europeo in IGP

“Abbacchio” è il termine romanesco indicante l’agnello giovane, lattante, macellato per la vendita, che conserva, nella storia della cucina romana e laziale, un ruolo fondamentale.

Con l’importante riconoscimento europeo conquistato dall’Abbacchio Romano ad Indicazione Geografica Protetta infatti, viene preservato un piatto della tradizione, spesso fortemente minacciato dalle imitazioni.

Il marchio Igp, riconoscibile dal logo, permette ora al consumatore di riconoscere in modo chiaro e puntuale uno dei prodotti che maggiormente rappresentano la gastronomia regionale, garantendo la totale tracciabilità del prodotto.

Infatti, chi produce Igp deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel D.M. 21 maggio 2009, così come previsto dal Regolamento (CE) n. 510/2006, ed il rispetto di tali regole è garantito dall’organismo di controllo.

Tracciabilità e sicurezza dell’origine

In seguito all’importante riconoscimento, il cui iter è iniziato nel 2003, la denominazione di “Abbacchio Romano” è ora regolata dal Disciplinare di produzione “Abbacchio Romano I.G.P” e, così come previsto dallo stesso Disciplinare, è esclusivamente riservata agli animali nati ed allevati nel territorio regionale. Tale marchio, potrà rendere immediatamente identificabile ai consumatori l’abbacchio nato e allevato nella campagna romana rispetto ai comuni agnelli che vengono importati nel nostro paese. Si tratta di un risultato davvero importante sia per gli allevatori sia per tutta la filiera, consumatori compresi, che hanno raggiunto l’obiettivo di vedere tutelata e valorizzata la produzione tipica e storica dell’agnello da carne da razze originarie, contribuendo così a tutelare l’agnello made in Italy dalla concorrenza sleale delle carni importate a basso prezzo dall’estero e poi spacciate per italiane.

L’abbacchio romano IGP è ormai dunque garanzia di origine e qualità.

Tradizione culinaria

Anticamente la carne di pecora veniva consumata in campagna, come pasto durante le giornate lavorative, mente l’Abbacchio era una carne che veniva riservata alle feste pasquali, secondo la più stretta tradizione romana che tuttora sopravvive. L’agnello allo scottadito, alla cacciatora ed al forno, accompagnato da patate o da carciofi, sono i piatti tipici della tradizione romana e laziale che sono sopravvissuti negli anni e tramandati fino ai giorni nostri.

Tuttora tali piatti vengono consumati nel periodo pasquale e vengono altresì considerati prelibatezze, cibi tradizionali dunque, che non passano mai di moda, ma che riuniscono cultura, tradizione ed arte del cibo nostrano.